SOSTENIBILITA'

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Cop21: "L'aumento della temperatura sarà mantenuto entro 1,5 gradi"

La XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) si è tenuta a Parigi, Francia, e si è finalmente conclusa il 12 Dicembre 2015, con uno storico, e si spera decisivo, accordo sul Clima e quindi sulla Sostenibilità del nostro pianeta.

Il presidente della Cop21 Laurent Fabius ha usato un martelletto, rigorosamente verde, per sancire l'accordo che i 195 stati presenti alla conferenza sul clima di Parigi hanno votato.
I tre punti fondamentali dell'accordo sono:

  • Limite di 1,5 gradi al rialzo della temperatura,
  • Cento miliardi di dollari per i paesi in via di sviluppo,
  • Revisione ogni cinque anni sui tagli alle emissioni nocive.


 L’accordo raggiunto dalla 21esima conferenza sul clima delle Nazioni Unite, dopo 13 giorni di negoziati, rappresenta un compromesso definito come “giusto, ambizioso, equilibrato e rappresentativo di tutte le diverse posizioni e soprattutto è giuridicamente vincolante. L” accordo è necessario per il mondo intero e per tutte le nazioni; aiuterà gli stati insulari a tutelarsi davanti all'avanzare dei mari che minacciano le loro coste; darà mezzi finanziari all'Africa, sosterrà l'America Latina nella protezione delle sue foreste e appoggerà i produttori di petrolio nella diversificazione della loro produzione energetica.

Quanto approvato sarà di riferimento ed al servizio delle grandi cause: sicurezza alimentare, lotta alla povertà, diritti essenziali e alla fine dei conti, la pace.

Il testo dell’intesa prima di essere presentato è stato tradotto in sei lingue ed il documento sarà aperto alla firma presso il quartier generale delle Nazioni Unite dal 22 aprile 2016 al 21 aprile 2017.

Molti hanno lottato per raggiungerlo e l’obiettivo più ambizioso è certamente il contenimento della temperatura: limitare il riscaldamento globale sotto ai 2 gradi centigradi entro il 2020, forse fino agli 1,5 gradi. Questo consentirebbe di limitare significativamente i rischi e gli impatti del riscaldamento

Per conseguire questo difficile obiettivo  l'accordo prevede che ben 100 miliardi di dollari all'anno da qui al 2020 devono essere mobilitati per i paesi in via di sviluppo e che tale cifra sia solo una base di partenza. Un nuovo obiettivo finanziario sarà fissato al più tardi nel 2025.

Infine, le emissioni nocive: i piani nazionali per il taglio dei gas serra saranno sottoposti a revisione ogni cinque anni. Il progetto di accordo prevede inoltre che le parti "puntino a raggiungere il picco delle emissioni di gas serra il più presto possibile", e di proseguire con "rapide riduzioni dopo quel momento" per arrivare a "un equilibrio tra le emissioni da attività umane e le rimozioni di gas serra nella seconda metà di questo secolo".

Gli obiettivi sono estremamente impegnativi ma è in gioco la sopravvivenza di tutti noi e delle generazioni future: è indispensabile una cooperazione mondiale.Come disse Nelson Mandela: "Nessuno di noi agendo da solo può raggiungere il successo, il successo è portato da tutte le nostre mani riunite".